Anno III - n.44 - 6 dicembre 2002
 

I PREMI UBU 2002

In occasione della presentazione del Patalogo 25, l’annuario teatrale edito dalla Ubulibri, nella Sala Grassi del Piccolo Teatro di Milano si svolge la cerimonia di consegna dei prestigiosi riconoscimenti. Spettacolo dell'anno è Infinities di Luca Ronconi, mentre la "migliore regia" spetta a Massimo Castri per John Gabriel Borkman

Milano - “Quale teatro nel 2003?” Questa domanda, provocatoria e non certo improntata all’ottimismo, fa da emblematico titolo alla nuova edizione del Patalogo, l’annuario teatrale edito dalla Ubulibri e giunto quest’anno all’importante traguardo della venticinquesima edizione. Alla presentazione del Patalogo 25 è stata affiancata nella Sala Grassi, sede storica del Piccolo Teatro in via Rovello, la cerimonia di consegna dei premi Ubu 2002. Prima di passare la parola a Gioele Dix, ironico e divertente presentatore della serata, Franco Quadri - anima della Ubulibri e ideatore degli ambiti riconoscimenti - ha speso poche ma pesanti parole fotografando la difficile situazione del teatro in Italia e i mali che lo affliggono, prima fra tutti l’estrema difficoltà per i gruppi più giovani e meno noti di far girare e quindi mostrare al pubblico i propri spettacoli.
Incontestabile in questo senso è l’importanza di un premio come l’Ubu, attestazione di qualità che funge da cassa di risonanza per alcune delle migliori espressioni della scena italiana. Altrettanta rilevanza sul fronte documentale e teorico ha il Patalogo, opera ponderosa che testimonia ampiamente e puntualmente attraverso dettagliate schede degli spettacoli e numerosissime immagini le proposte della stagione teatrale appena trascorsa, dando inoltre conto delle idee di molti dei protagonisti del teatro contemporaneo, da Eugenio Barba a Luca Ronconi.
Ma torniamo ai premi Ubu, anche quest’anno frutto delle scelte di 63 critici teatrali invitati a esprimere le proprie preferenze su alcune categorie predefinite, alle quali sono stati aggiunti quattro premi speciali. Ed è proprio con la consegna di questi ultimi che è iniziata ufficialmente la cerimonia. A essere premiati con gli Ubu “ad hoc” sono stati Ascanio Celestini <<per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia d’oggi come un mito e viceversa>>, i Motus <<per il gioco di sdoppiamento delle immagini e del racconto nell’evoluzione del progetto Rooms>>, Luigi Ceccarelli per la partitura e la drammaturgia musicale di Requiem per Fanny & Alexander e del Sogno di una notte di mezza estate per il Teatro delle Albe, e la compagnia Vesuvioteatro di Napoli <<per l’impegno politico dimostrato nel loro lavoro senza rinunciare al divertimento e in particolare in Stanza 101>>, diretto da Carlo Cerciello e tratto da 1984 di George Orwell e da Una storia italiana l'opuscolo elettorale di Silvio Berlusconi.

L’assegnazione dei restanti premi ha visto emergere alcuni dei più importanti allestimenti della scorsa stagione. Per le interpretazioni fornite in Quel che sapeva Maisie di Henry James, regia di Luca Ronconi, sono state premiate Mariangela Melato (miglior attrice) e Annamaria Guarnieri (miglior attrice non protagonista). Per John Gabriel Borkman di Ibsen hanno ricevuto il premio Ubu per la regia Massimo Castri e quello per la scenografia Maurizio Balò, premiato anche per un altro lavoro diretto da Castri, Madame de Sade di Yukio Mishima. Sandro Lombardi e Massimo Verdastro sono stati invece designati dalla giuria degli Ubu rispettivamente miglior attore e miglior attore non protagonista per L’Ambleto di Giovanni Testori. Il premio per il miglior spettacolo è andato a Infinities di John D. Barrow, regia di Ronconi e produzione del Piccolo Teatro, quello per il miglior spettacolo di teatro-danza a <Otto> della compagnia Kinkaleri e quello per il miglior spettacolo straniero a La tragédie d’Hamlet, William Shakespeare, il recente lavoro di Peter Brook.

Completano il palmarès degli Ubu 2002 i riconoscimenti più interessanti perché destinati al nuovo e alle generazioni di teatranti più giovani. Vincitore del premio per la miglior novità italiana o ricerca drammaturgica è stato l’acclamato mPalermu di Emma Dante e Compagnia Sud Costa Occidentale, già premio Scenario 2001, mentre l’Ubu per il nuovo attore under 30 è andato a Fausto Russo Alesi, in scena a Roma sino all’8 dicembre al Piccolo Eliseo e poi al Verdi di Milano in Natura morta in un fosso di Fausto Paravidino (vedi in questo numero di Tuttoteatro), e quello per la miglior novità straniera è stato assegnato a Sarah Kane (il premio è stato ritirato in sua memoria da Barbara Nativi, prima in Italia a valorizzare con regie e traduzioni il lavoro della drammaturga britannica) per Crave e 4.48 Psychosis, testi che hanno ispirato diversi allestimenti nella stagione 2002. (Valeria Ravera)