Anno II - n.27 - 07/07/2001
PER INDAGARE NUOVE VISIONI DI TEATRO
Il Premio Scenario 2001 si è concluso il 1° luglio nella Sala del Lavatoio di Santarcangelo di Romagna con la proclamazione dei vincitori. Premiati la Compagnia Sud Costa Occidentale di Palermo diretta da Emma Dante e il Teatro Rossosimona di Cosenza diretto da Lindo Nudo. La Giuria ha sottolineato la difficoltà di una scelta tra i due progetti (rispettivamente mPalermu e È il momento dell’amore) - <<con valori pressoché uguali>>
di LETIZIA BERNAZZA

Santarcangelo di Romagna (RN) - È andato al Sud il Premio Scenario 2001 che si è concluso domenica 1 luglio nella Sala del
Lavatoio di Santarcangelo di Romagna con la proclamazione dei vincitori da parte di Luciano Nattino, Presidente della Giuria. Quest’ultima, composta da Fabio
Abagnato, Silvio Castiglioni, Patrizio Dall’Argine, Pippo Delbono, Raffaella Giordano, Andrea Porcheddu, Marcello Sambati e Nicola Viesti, dopo aver visionato il 29 e il
30 giugno gli undici progetti selezionati per la tappa finale e aver incontrato i gruppi partecipanti, ha premiato all’unanimità la Compagnia Sud Costa
Occidentale di Palermo diretta da Emma Dante e il Teatro Rossosimona di Cosenza diretto da Lindo Nudo, sebbene con una lieve differenza di valutazione.
La Giuria, infatti, ha sottolineato la difficoltà di una scelta tra i due progetti (rispettivamente mPalermu e È il
momento dell’amore) -<<con valori pressoché uguali>> a parte le ovvie divergenze estetiche e di contenuto - e ha concluso di assegnare dieci
milioni alla compagnia siciliana e cinque milioni a quella calabrese. Della prima, in particolare, sono state evidenziate <<la precisa coscienza di gruppo e la notevole
carica umana legate a mPalermu che indaga il disagio familiare tra apparenza e realtà in termini di tragedia e ironia ben miscelate e con affondo in una
gamma inesauribile di emozioni>>; della seconda <<l’energia dirompente e l’ottima composizione di gruppo unite da un progetto teso a esplorare il mondo
dell’amore come impossibilità che diventa aggressività e poi violenza>>. In entrambi i casi, inoltre, la riflessione puntuale degli esaminatori non ha
trascurato di concentrarsi sul linguaggio scenico elaborato dalle due formazioni: impiego di <<materiali molto semplici, piccole cose che portano ad una violenza
implosa di conflitti>> per la Compagnia Sud Costa Occidentale, <<uso di una crudezza teatrale nella consapevolezza di agire sulla falsità della
scena>> per il Teatro Rossosimona.
Accanto ai riconoscimenti principali, l’ottava edizione del Premio Scenario - ospitato nell’ambito del XXXI Festival Santarcangelo dei Teatri - ha
segnalato come Premi Speciali Pasolini, Pasolini!, progetto presentato dall’autore-attore milanese Paolo Mazzarelli, del quale è stata apprezzata <<la
capacità di unire materiali drammaturgici diversi in un contesto unitario e di forte impatto>> e Sbarlùsc, il teatro senza varietà offerto
dall’attore Giulio Baraldi della compagnia (sempre di Milano) Le Macrò Maudit che ha saputo proporre <<materiali teatrali vari, derivanti da apporti anche
"distanti" inizialmente tra loro, in una miscela fantasmatica di particolare intensità>>.
Se è importante per dovere di informazione dar conto degli esiti di un Premio divenuto ormai un evento fondamentale della scena
nazionale (non solo si tratta di una manifestazione promossa direttamente da compagnie e centri di teatro di innovazione, ma è un’occasione unica per gli artisti
di rendersi visibili e di confrontarsi tra loro) è altrettanto doveroso soffermarsi sulle peculiarità che hanno distinto quest’anno le opere dei partecipanti
così come ha tenuto a puntualizzare il regista Nattino nel corso della cerimonia di premiazione. L’aumento di una presenza autorale femminile, una maggiore
integrazione fra i generi artistici (musica e danza soprattutto) nonché fra artisti di differenti generazioni all’interno dei singoli progetti, un’attenzione superiore ai
problemi dell’identità culturale (piuttosto frequente nelle compagnie del Sud Italia), un maggior riscontro di talenti e, non in ultimo, una consapevolezza artistica
più incisiva acquisita dai gruppi, sembrano essere gli aspetti caratterizzanti dei lavori in rassegna (compresi i sette finalisti: Metà di uno del
gruppo La Fionda, Vulcano di Malfornita Teatro, Il bulbo dal fiore rosso di Davide Doro, Apocrifi di Malatheatre, Passione di Gaetano
Colella, Madame M di Sauro Rossi, Malangelità di Davide Enia).
Il prossimo autunno, per iniziativa dell’Associazione Scenario, sarà possibile assistere al debutto degli spettacoli nati dai quattro progetti
vincitori che già costituiscono la Generazione Scenario 2001.