Anno I - n.33 - 30/11/2000
DOPO LA PROVA, A TEATRO
Gabriele Lavia adatta per la scena il film di Ingmar Bergman, considerato una sorta di testamento spirituale. Lo spettacolo, anche diretto e interpretato dall'attore-regista, debutta al Duse di Genova il 1° dicembre e da gennaio inizia la tournée
Genova - Dopo l'esperienza di qualche anno fa con
Scene da un matrimonio, Gabriele Lavia torna a Ingmar Bergman, con
l'allestimento di
Dopo la prova, testo teatrale tratto dalla pellicola che il celebre regista svedese realizzò dopo
Fanny e Alexander, nel 1983, e
che fu considerata una sorta di testamento spirituale.
Lo spettacolo, come il film, narra il sogno di un grande regista che si avvia in solitudine verso la vecchiaia. L'uomo che sta lavorando ad un
nuovo allestimento de Il sogno di Strindberg, testo che ha messo in scena molte volte, un giorno, dopo le prove, si addormenta in palcoscenico. <<Quando
si sveglia - afferma Gabriele Lavia - si ritrova nella scena del Sogno e riceve due visite: quella della giovane attrice protagonista dello spettacolo e l’apparizione
di sua madre, attrice e protagonista anch’essa in passato dello stesso ruolo, morta suicida cinque anni prima e amante del regista. Quello che vediamo in scena -
sottolinea Lavia - è ambiguo. Bergman costruisce la storia del regista che si addormenta sul palcoscenico in modo da non svelare mai a quale livello di
coscienza ci troviamo: se sogno o realtà. Ma in ogni caso ci rendiamo conto della straordinaria sincerità, al di là di ogni censura o semplice
imbarazzo, senza nessuna ipocrisia - continua il regista-attore - siamo testimoni di una storia segreta, proibita, disperata e violenta, dove l’incapacità di amare
del vecchio regista (forse metafora di Dio) fa le sue vittime e si autocondanna alla solitudine. Il teatro (metafora del mondo) al quale ha sacrificato la sua vita e la vita di
tutti coloro che gli sono stati vicini, al quale ha dedicato, consumandola, tutta la sua forza creatrice, diventa la prigione dove sogno, realtà, visioni, ricordi sono
testimoni di un fallimento. Ad un tratto - conclude Lavia - le campane della chiesa suonano! Il vecchio regista non le sente…sordo da sempre ad ogni
sentimento>>.
Dopo la prova, che debutta al Teatro Duse di Genova il 1° dicembre (replicherà fino a giorno 17), vede in scena, oltre a Lavia
nel ruolo del protagonista Vogler, Raffaella Azim (Rakel) e Federica Bonani (Anna). Lo spettacolo dal mese di gennaio inizierà una tournée che, fino a
giugno, toccherà numerose piazze, tra le quali Arezzo, Bergamo, Trento, Pisa, Parma, Trieste, Mestre, Bari, Cuneo, Terni, Modena, Torino Napoli e
Catania.