ssftcivile

programma

 

Teatro Civile Festival di Legambiente

“Sud Sostantivo Femminile”

Castello di Monte Sant’Angelo (Fg)

22 – 25 luglio 2010 (IV edizione)

 

partenariato

 

Promotori

Legambiente – La Nuova Ecologia – Consorzio 5FSS

Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo

Unione Europea, intervento finanziato con fondi PO FESR 2007/2013

Comune di Monte Sant’Angelo – Camera di Commercio di Foggia – Provincia di Foggia

Parco Nazionale del Gargano – Comune di Orsara di Puglia

APT Foggia – Teatro Pubblico Pugliese – Tuttoteatro.com

 

Partner tecnici

Ecogargano scrl – Azzero Co2 – Gercap – Ecogas

 

Presentazione

Eccoci alla quarta edizione del Teatro Civile Festival di Legambiente, dedicata alle donne del Sud, dal titolo, lo stesso di FestambienteSud 2010, Sud Sostantivo Femminile. L’anno scorso abbiamo intitolato il festival “Tagli alla cultura, tagli alla civiltà”, per sottolineare che, sottraendo risorse a cultura ed educazione, si finisce per assecondare il lento (manco troppo) scivolamento verso la barbarie e verso la marginalità economica e sociale dell’Italia. Purtroppo questa tendenza a tagliare la cultura va avanti, e la finanziaria di quest’anno è peggiore di quella dell’anno scorso. La qualità culturale del territorio è premessa e conseguenza della sua qualità ambientale. La cultura, l’educazione e la sostenibilità non possono subire tagli, e noi le associamo in questa edizione che ospita, oltre al teatro e altre forme d’arte, anche una summer school sul tema “educare nell’epoca dei cambiamenti climatici”. Più esplicito di così il nesso tra cultura e impegno civile per il cambiamento non poteva essere. Il programma che segue va integrato con due opere (il Telemomò live di Andrea Cosentino, la nostra coproduzione di quest’anno che racconta la nuova emigrazione giovanile, che ha debuttato a Vico del Gargano il 9 luglio scorso e verrà riproposto in appendice il 30 luglio; e Poliziotta per amore, testo di Nando dalla Chiesa interpretato da Beatrice Luzzi, che chiuderà FestambienteSud e Teatro Civile Festival in appendice l’1 agosto). Due ringraziamenti. All’ottima direttrice artistica Mariateresa Surianello, con la quale abbiamo stretto una sorta di “patto di solidarietà culturale” in questo momento difficile. All’assessore regionale Silvia Godelli, che ha saputo far crescere e poi mettere in salvo dalla crisi dei pezzi importanti del panorama culturale della nostra regione, creando un sistema regionale della cultura e dello spettacolo che sta diventando modello nazionale. A lei tutta la nostra riconoscenza.

Franco Salcuni

 

Nota della direzione artistica

Nel mezzo della tempesta che sta travolgendo l’Italia della cultura, Legambiente rinnova l’appuntamento a Monte Sant’Angelo con il Teatro Civile Festival. Una quarta edizione sofferta, forse più delle precedenti, e di nuovo organizzata non solo come atto di resistenza ma proprio come occasione di ricongiungimento della società civile con l’arte che più la rappresenta e ne tiene alti i valori. Insieme a questi artisti dediti alle pratiche della scena, proviamo a raccontare un presente complesso che accomuna l’intera umanità. Contro ogni forma di campanilismo xenofobo ed eversivo insinuatosi nel nostro Paese a legittimare respingimenti e leggi bavaglio, compiremo una discesa tra le pieghe di vissuti di donne, scoprendo ferite ancora sanguinanti e affidandoci ai loro sguardi andremo a sbendare piaghe mai sanate che bruciano da sempre rimbalzando da un corpo all’altro, oltre le differenze di genere. Anche quest’anno il festival lascia emergere delle tracce attraverso linguaggi disomogenei, dai codici della comunicazione giovanile invischiati nel magma consumistico che disintegra coscienze e sentimenti di Ricci/Forte, alla rilettura del mito di Antigone che ne fa Motus trasportandolo in una contemporaneità in cui urge la rivolta, passando da un classico della stupidità umana rielaborato da Federica Santoro che dall’Otello shakespeariano sintetizza il confronto tra la docile Desdemona e il suo alter ego di sottile quanto inutile scaltrezza, Emilia. Di un altro limpido pensiero presto intorbidito dal cigolio dei carri armati ci ricorda Alessandra Crocco, per poi sfociare nel sofisticato e doloroso cabaret di Gigi Borruso raccoglitore di voci innocenti e segregate, come sono innocenti quei volti di spose bambine protagoniste del video di Pizzicato e Piotrowicz. Fino alla delicatezza di Rita Maffei che si fa bambina anche lei per testimoniare le atrocità quotidiane in un Sudafrica devastato dall’apartheid. E qui restiamo con una surreale Nelisiwe Xaba, danzatrice e coreografa di Soweto: ora che si sono spenti i riflettori mediatici sugli stadi di calcio, illuminiamo la memoria di Sara Baarthman, giovane donna esibita senza pietà nei freak show europei del XIX secolo, emblema delle infinite violenze perpetrate dal colonialismo sui popoli non solo dell’Africa. Ieri come oggi, nelle attuali mutazioni dello sfruttamento del lavoro e delle risorse.

Mariateresa Surianello

 

Amministrazione e organizzazione generale Anna Maria Rinaldi – Comunicazione e produzione Pasquale Gatta con la collaborazione di Rosa Cotugno e Valentina Scirpoli – Coordinamento organizzativo Franco Salcuni, Anna Maria Rinaldi, Pasquale Gatta, Antonio Gabriele, Biagio De Nittis, Matteo Rinaldi, Rosa Cotugno, Valentina Scirpoli, Daniele Ciociola, Franco Gabriele, le associazioni Arci Nuova gestione, il Diario Montanaro, Ugr27 – Immagine e grafica Luca Fazzalari, Legambiente.

 

Ideazione e direzione Generale Franco Salcuni, Legambiente

Direzione Artistica Mariateresa Surianello

Direzione Tecnica Carlo Mottola

Si ringraziano tutti i volontari, la cooperativa Ecogargano e l’Hotel Rotary per il supporto organizzativo

 

22 luglio 2010, giornata di apertura

 

ore 17 tavola rotonda di apertura della summer school di Legambiente scuola e formazione (ingresso libero)

Educare nell’epoca dei cambiamenti climatici

salone della biblioteca comunale, dove i lavori proseguiranno fino al 24 luglio

 

Poi nel Castello, piazza d’armi

 

ore 19.45 apertura ufficiale del Teatro Civile Festival

 

ore 20.45 teatro

Dario Vergassola, Sparla con me

 

ore 22.30 teatro

Ricci/Forte, Macadamia nut brittle

Lo spettacolo contiene nudità e riferimenti espliciti. Si consiglia la visione ad un pubblico adulto.

 

dalle 19 alle 24 degustazioni Vini del paesaggio

 

 

23 luglio 2010, omaggio a Alda Merini

 

ore 19.45

aperitivo artistico con Pizzicato-Piotrowicz

 

ore 20.45 teatro

Federica Santoro/Luca Tilli, L’ingegneria del consenso – Otello

dall’Otello di W. Shakespeare a V. Packard

(prima nazionale)

 

ore 22.30 teatro

Motus, Iovadovia (Antigone) contest #3

 

dalle 19 alle 21 video Infant Brides di Antonio Pizzicato e Achille Piotrowicz

dalle 19 alle 24 degustazioni Vini del paesaggio

 

 

24 luglio, omaggio a Pina Bausch

 

ore 19.45 aperitivo artistico

presentazione libro Trasform’azioni a cura di Samantha Marenzi, Editoria & Spettacolo

 

ore 20.45 teatro

Alessandra Crocco, Non ti ho mai tradito

Progetto finalista alla sesta edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2009

(prima nazionale)

 

ore 22.30 teatro

Gigi Borruso – Transit teatro, Fuori campo

concerto per voci, corpi e marionette

Progetto vincitore della sesta edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2009

(anteprima nazionale)

 

dalle 19 alle 21 video Infant Brides di Antonio Pizzicato e Achille Piotrowicz

dalle 19 alle 24 degustazioni Vini del paesaggio

 

 

25 luglio, omaggio a Miriam Makeba

 

ore 19.45 aperitivo artistico

 

ore 20.45 teatro

Rita Maffei – Css Teatro Stabile di Innovazione Friuli Venezia Giulia, The syringa tree

(debutto per il centro Sud)

 

ore 22.30 teatro

Nelisiwe Xaba, The Venus

(prima nazionale)

 

dalle 19 alle 21 video Infant Brides di Antonio Pizzicato e Achille Piotrowicz

dalle 19 alle 24 degustazioni Vini del paesaggio

 

 

Appendici del Teatro Civile Festival a FestambienteSud

 

30 Luglio, piazza de Galganis – Monte Sant’Angelo, ore 21.00

Andrea Cosentino,  Telemomò live, il racconto dei nuovi emigranti

(ingresso gratuito)

 

1 agosto, chiostro delle clarisse – Monte Sant’Angelo, ore 22.30

Beatrice Luzzi, Poliziotta per amore

(ingresso gratuito)

 

 

 

schede artistiche

 

Dario Vergassola, Sparla con me

di e con Dario Vergassola

 

Dopo i successi televisivi di “Parla con Me” Dario Vergassola torna in teatro presentando al pubblico i momenti più esilaranti dei suoi tanti incontri. L’inesauribile sconcerto del doversi misurare con le ragazze Calendario, con i VIP, con i Calciatori ed i Tronisti, e dover prendere le misure della propria vita dalle risposte di chi non è nemmeno parte del nostro universo biologico – logico – molecolare. Il comico di La Spezia (città dove a suo dire “l’unico locale aperto di notte è il bancomat”) discuterà di tutti gli aspetti della vita, ma più di tutto dei rapporti con l’altro sesso, tanto agognati quanto poco vissuti.

Percorrendo a ritroso la strada segnata dai vari incontri, Dario ricorda il calore degli amici del bar, delle non semplici relazioni familiari con l’imperversante ed impenitente suocera, dei suoi ricordi di bambino quando sognava di poter divenire un moderno Robin Hood, di quando gli fu regalato il vestito da Zorro….in occasione del suo 26° compleanno.

Ma più di tutto viene messo in scena l’esilarante sconcerto di chi si rende conto che solo una risata li seppellirà, che solo una risata potrà seppellire la vacuità, il silicone ed il sorriso a 32 denti.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 22 luglio 2010 ore 20.45 |Castello; piazza d’armi

 

 

Ricci/Forte, Macadamia nut brittle

con Anna Gualdo, Fabio Gomiero, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori

movimenti scenici Marco Angelilli; style concept Simone Valsecchi

assistente regia Fausto Cabra

regia Stefano Ricci

Lo spettacolo contiene nudità e riferimenti espliciti. Si consiglia la visione a un pubblico adulto

 

Dall’incontro tra l’immaginario di Dennis Cooper, uno degli scrittori più affascinanti e controversi del panorama letterario statunitense contemporaneo, e Ricci/Forte, al secolo Stefano Ricci e Gianni Forte, definiti i due enfant prodige della nuova scena drammaturgica italiana, già noti al grande pubblico come sceneggiatori di fortunate serie televisive come I Cesaroni e invitati a presentare le loro performance e i loro allestimenti in vari Paesi europei, nasce uno spettacolo che è già diventato un cult.

Macadamia Nut Brittle, che prende il nome da un popolare gusto di gelato della Haagen Dasz, è una fiaba crudele sull’adolescenza. Ha per protagonisti tre ragazzi, esploratori di sconosciute regioni esistenziali, sospesi in un limbo di cattiveria e stupore; ad essi fa da contrappeso una donna, supereroina del quotidiano, consumatrice seriale di telefilm, in cerca di punti di riferimento in un deserto d’amore. Uno spettacolo che rappresenta un unicum nel panorama della produzione teatrale italiana di ricerca, in forza di una scrittura pirotecnica e di una regia originale e innovativa.

Macadamia Nut Brittle non è intrattenimento, ma elettroshock. Porta in scena le nude emozioni dello spettatore e vuole riattivare i meccanismi di un pensiero critico, vincendo il torpore televisivo. Con il ritmo incalzante di un talent show, lacerato da monologhi di feroce intensità, si ride, si soffre, ci si eleva e ci si schianta senza un attimo di respiro. Senza catarsi.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 22 luglio 2010 ore 22.30 |Castello; piazza d’armi

 

 

Federica Santoro/Luca Tilli, L’ingegneria del consenso – Otello

dall’Otello di W. Shakespeare a V. Packard

con Federica Santoro e Luca Tilli

regia e drammaturgia Federica Santoro

musiche dal vivo Luca Tilli

(prima nazionale)

 

Lo spettacolo rappresenta una riscrittura dell’Otello di W. Shakespeare. Federica Santoro, diplomata all’Accademia nazionale d’arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, e Luca Tilli entrano nelle profondità dell’Otello di Shakespeare, approfondendone gli aspetti sonori e le invenzioni sceniche per poi, con una sorta di leggerezza e ironia, far riaffiorare alla superficie e far vivere  il testo fuori dai luoghi comuni, ridipinto, una riscrittura che approda ai persuasori occulti di Vance Packard.

I personaggi a tutti noti si perdono e rimangono  le loro funzioni, come distorte dalla Storia, trasformate, spostate di qualche grado dal suo asse; restano tracce dei veri protagonisti, rimangono i segni dei meccanismi che mettono in moto la loro tragedia. Dalla beffa alla tragedia.

Tutto questo “smenzognamento” è dedicato ad Arlecchino, un grande briccone, camaleonte, reinventato nella sua acida agonia, che prende ogni colore. L’ombra di Arlecchino e la sua luce  seminano colore ovunque come la peste, e seguono distrattamente la storia.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 23 luglio 2010 ore 20.45 |Castello; piazza d’armi

 

 

Motus, Iovadovia (Antigone) contest #3

con Silvia Calderoni, Gabriella Rusticali e la partecipazione di Bilia

regia Enrico Casagrande & Daniela Nicolò

drammaturgia Daniela Nicolò

ambiente sonoro Enrico Casagrande

assistente alla regia Giorgina Pilozzi

musica dal vivo e fonica Andrea Comandino

 

Da circa un anno i Motus, storica compagnia teatrale italiana, hanno iniziato questo loro inquieto percorso nel mito di Antigone: Iovadovia, da leggere così com’è, tutto d’un fiato,  è la terza tappa del ciclo intrapreso attorno ai temi e alle suggestioni della tragedia classica, reinventata, reinterpretata, metabolizzata dagli attori nelle forme attuali di un immaginario desolatamente metropolitano.

Stavolta il gruppo romagnolo mette a fuoco l’incontro – alle soglie della morte – fra la protagonista e un Tiresia-donna, privato della vista per “aver troppo visto”, sul bordo di un metaforico lago scuro, collocabile in quel punto limite che i greci chiamano Ate, un labile confine fra vita e morte, che solo brevemente nel corso dell’esistenza può essere varcato. Li immaginiamo sul bordo di un lago nero, senza fondo, in un accampamento mobile, come i tanti sorti dal nulla ai margini delle metropoli, costruiti da quelli che hanno perso spazio vitale a seguito “della crisi” o semplicemente hanno deciso di Andarevia

Un “luogo oscuro” condiviso e illuminato dagli sguardi degli spettatori, anche in questo caso immessi nello spazio scenico, testimoni del confronto che qui assume una forma circolare, magica. L’improbabile contest si declina così sulle note di un abbandono, che non è fuga, ma viaggio verso la morte-camera oscura per Antigone e l’ignoto che si profila a un Tiresia-donna dopo aver lasciato il cospetto di Creonte, accusandolo di aver invertito la cosmologia della vita e della morte.

L’intero progetto dedicato ad Antigone permette ai Motus, di compiere un viaggio fra le rivolte del contemporaneo, di offrire ancora una volta un nuovo sguardo che, partendo dalla tradizione, si proietta sul presente dando la possibilità di riflettere sul nostro futuro, cercando di trasformare l’indignazione in azione.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 23 luglio 2010 ore 22.30 |Castello; piazza d’armi

 

 

Infant Brides (video)

tratto da “Early marriage”, un fotoreportage di Achille Piotrowicz, scritto e diretto da Antonio Pizzicato; immagini Achille Piotrowicz; colonna sonora e montaggio Antonio Pizzicato; assistente alla sceneggiatura Susan McGing; suono Peppe Pace

 

Una bambina viene scelta per sposare un ragazzo più grande di lei; destino comune a molte, nell’Etiopia rurale. Spesso non hanno dodici anni. Vengono sottomesse alla vita coniugale e al mistero del concepimento mentre il loro corpo e i loro pensieri sono ancora acerbi. Allora l’integrità e il futuro delle piccole viene inciso irreversibilmente e, alla fine, molte delle bambine vendute spose, hanno per madre una bambina sposa. Questa è la tradizione: così si fa, e basta.

Infant Brides è tratto da un reportage di Achille Piotrowicz, fotogiornalista freelance che scava nella realtà di Paesi considerati ‘il terzo mondo’ per testimoniare le ferite che arrossano i margini della dentatura bianca orgoglio della società del benessere. Il piccolo film fotodocumentario, è un’estensione della ricerca sul linguaggio vocale tracciata da Antonio Pizzicato – regista, compositore e performer della voce – combinando la narrazione visiva composta in scatti d’autore (mediante immagine fotografica) alla diffrazione sonora in cui si moltiplica la voce che attraversa la parola poetica o – come in questo caso – la preghiera.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 23-24-25 luglio 2010 ore 19-21 |Castello

 

 

Alessandra Crocco, Non ti ho mai tradito

di e con Alessandra Crocco

voce registrata Alessandro Miele

registrazioni a cura di Enzo Russo presso “b studio” di Napoli

Progetto finalista alla sesta edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2009

(prima nazionale)

 

E’ la storia di un ragazzo che dal 1943 al 1956, tra i 16 e i 29 anni, per caso o per scelta, visse da protagonista alcuni momenti cruciali del ‘900: il fascismo, la lotta partigiana, la guerra, il comunismo.

E’ la storia di un ragazzo che scelse di fare della politica la sua vita.

“Oggi io che ho 28 anni, e che invece come vita ho scelto il teatro, guardo quel ragazzo che era mio nonno. Parto dalla sua storia per raccontarne tante altre e per ricostruire un’epoca che rischia di essere dimenticata perché quelli che l’hanno vissuta e potevano raccontarcela ci stanno pian piano lasciando. Attraverso le loro vicissitudini, vorrei esplorare quella regione così ricca e veloce della vita umana che è la gioventù: l’impazienza dell’agire, la voracità del presente e la passione per il futuro. Si tratta di stabilire un ponte con quei “vecchi ragazzi” per capire se si può diventare adulti senza tradire sogni e passioni.”

“Oggi ho l’orgoglio di guardare idealmente negli occhi quel ragazzo che ero allora e di potergli dire: io non ti ho mai tradito.” (Pietro Nenni)

 

Monte Sant’Angelo (FG). 24 luglio 2010 ore 20.45 |Castello; piazza d’armi

 

 

Gigi Borruso – Transit teatro, Fuori campo

concerto per voci, corpi e marionette

testo e regia Gigi Borruso

con Gigi Borruso, Ludovico Caldarera, Serena Rispoli

scena e costumi Elisabetta Giacone

disegno luci Giuseppe Calabrò

assistente scenografo Aurelio Ciaperoni

assistente alla regia Oriana Martucci

Progetto vincitore della sesta edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2009

(anteprima nazionale)

 

Fuori campo è un concerto di voci e di corpi scomparsi da tempo alla vista. Ma anche un gioco sull’oscenità politica cui siamo esposti e sulle sue pratiche intimidatorie. In scena la voce di quell’umanità, di quelle realtà sociali, oggi totalmente ignorate dai media e dal discorso politico.

Solo la voce: residuo irriducibile di una condizione esistenziale. Epifania delle più profonde cicatrici della coscienza, che parla oltre le ideologie dominanti, fuori dalle rassicuranti, mistificanti logiche della comunicazione. Il progetto prende spunto dalle interviste realizzate da Danilo Dolci in Sicilia negli anni ‘50 e ‘60, e da una serie di audio-interviste che l’autore sta compiendo a Palermo, fra sottoproletariato, immigrati e senza dimora. Le registrazioni proposte sono state infatti effettuate a Palermo presso il campo nomadi della “Favorita” e fra i senza dimora che gravitano nella zona di Piazza Marina.

Gli acrobati di Rilke, gli angeli di Wenders, il cabaret yiddish e personaggi di sogno, che popolano l’immaginario europeo, si trasformano nei diversi di oggi: nomadi, migranti, rom, bambini, adulti.

Lo studio Fuori campo di Gigi Borruso è un viaggio sospeso e di impossibile equilibrio, alla ricerca di una compiuta drammaturgia che viva di associazioni, indignazioni e colpi di teatro struggenti, come l’apparizione di fantocci, che nel finale perderanno il volto, nella denuncia di un mondo dove l’ombra degli uomini diventa sempre più trasparente.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 24 luglio 2010 ore 22.30 |Castello; piazza d’armi

 

 

Rita Maffei – Css Teatro Stabile di Innovazione Friuli Venezia Giulia, The syringa tree

di Pamela Gien

traduzione Maria Adele Palmeri

con Rita Maffei

regia Larry Moss e Rita Maffei

disegno luci Stefano Mazzanti

scene Luigina Tusini

(debutto per il centro Sud)

 

The Syringa Tree è la storia intensa e profondamente evocativa del sentimento forte e contrastante che lega due famiglie, una nera, l’altra di bianchi, e di due bambine che sono nate nella stessa grande casa, ma cresciute in due ambienti del tutto diversi. Siamo nei primi anni Sessanta in un sobborgo di Johannesburg, in Sudafrica.

Narrate attraverso gli occhi di una bambina di sei anni, Elisabeth Grace, le storie dei diversi destini di queste famiglie attraversano quattro generazioni, dall’inizio dell’apartheid all’attuale Sudafrica libero. Un viaggio ironico ma venato anche da un percepibile sentimento di paura, nel tentativo di dare un senso al caos, alla magia e al lato oscuro dell’Africa.

Ma Syringa Tree è molto di più e rappresenta per l’unica attrice in scena un’autentica sfida: dare voce a tutti e 26 i personaggi di questa piéce che attraversa il tempo e una terra piena di Storia. Uno straordinario racconto polifonico, che ha girato il mondo, da New York a Cape Town, accumulando ovunque premi, riconoscimenti e l’entusiasmo del pubblico. Un racconto capace di far coesistere sentimenti contrastanti sempre coinvolgenti ed emozionanti, e che richiede alla sua interprete la messa in campo di un ampio registro di toni, comportamenti, accenti, espressioni e stili interpretativi, in un continuo slittamento fra personaggi diversi per sesso, razza, estrazione sociale, età, accento e sguardo.

“Il lillà di Pamela Gien regalerà a voi e al pubblico un viaggio incancellabile in Sudafrica, vi farà comprendere quanto possa essere potente l’odio, ma anche quanto l’amore sia più forte e capace di guarire dal dolore.” (dalle note di regia di Larry Moss)

 

Monte Sant’Angelo (FG). 25 luglio 2010 ore 20.45 |Castello; piazza d’armi

 

 

Nelisiwe Xaba, The Venus

They look at me and that’s all they think Sakhozi says NON to the Venus

coreografia e danza Nelisiwe Xaba

They look at me and that’s all they think

ideazione costumi e regia Carlo Gibson

animazioni Lukasz Pater

musica Mocke J van Veuren

Sakhozi says NON to the Venus

musiche originali e sound design Mocke J Van Veuren

regia Toni Morkel

video design Lukasz Pater

(prima nazionale)

 

Protagonista del solo portato in scena da Nelisiwe Xaba è Saartjie “Sarah” Baartman, la più famosa delle donne Khoikhoi che furono esibite nel Freak Show nel XIX secolo in Europa sotto il nome di Venere ottentotta.

La Baartman, infatti, nata in Sudafrica, venne portata a Londra e fatta esibire come fenomeno da baraccone, costretta a mostrare agli europei le fattezze, per loro inusuali, del suo corpo. Le sue esibizioni a Londra, dopo l’abolizione della schiavitù, crearono scandalo. Quando morì a Parigi nel 1815, il suo scheletro, i suoi genitali e il suo cervello furono messi in mostra al Musée de l’Homme di Parigi fino al 1974, quando furono rimossi e conservati in un luogo fuori dalla vista; una copia fu ancora visibile per i due anni successivi.

Dopo la vittoria dell’African National Congress alle elezioni del Sudafrica del 1994, il presidente Nelson Mandela chiese ufficialmente alla Francia la restituzione dei resti. Le spoglie giunsero in Sudafrica, nella valle del Gambia, il 6 maggio 2002 e furono finalmente sepolte sul Vergaderingskop, una collina sovrastante la città di Hankey, più di 200 anni dopo la sua nascita.

La Baartman è divenuta un’icona in Sudafrica in quanto rappresentativa di molti aspetti della società e della storia del Paese, diventando un simbolo dell’oppressione delle donne africane durante il colonialismo.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 25 luglio 2010 ore 22.30 |Castello; piazza d’armi

 

 

Andrea Cosentino, Telemomò live, il racconto dei nuovi emigranti

di Andrea Cosentino, Dario Aggioli, Ludovica Borghesi

con Andrea Cosentino

 

Telemomò è televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. È uno spettacolo-format, ovvero il definitivo rovesciamento della televisione, che da piazza virtuale, cioè una moltitudine di mondi e stimoli e volti e corpi che invade e colonizza il telespettatore ridotto a individuo passivo e impossibilitato a interagire, ritorna al centro di una piazza vera, fruita da un’assemblea reale per quanto casuale.

Qui per la prima volta Telemomò si sperimenta come strumento di inchiesta: l’obiettivo è puntato sull’emigrazione interna nell’Italia contemporanea, una realtà magari non vistosa e “pittoresca” come quella degli anni ‘50 e ‘60, ma non per questo meno significativa.

Attraverso una serie di interviste realizzate tra Vico del Gargano e Roma, si tratteggia un bozzetto intergenerazionale – ma centrato sulle aspirazioni dei giovanissimi in attesa di espatrio e la realtà dei giovani studenti fuorisede – fatto di aspirazioni e frustrazioni, desideri e disillusioni, rabbia e nostalgia, raccontando la vita, le speranze, i progetti, i rimpianti di una generazione di giovani migranti.

Filo conduttore dell’inchiesta, le parole di Luca Bianchi – vicedirettore dello SVIMEZ – che ci delineano autorevolmente i tratti salienti del fenomeno. Come controcanto, e ad aggrovigliare i fili, la presenza live di Telemomò, con la ricreazione “mediatica” di un sud improbabile, con le sue vecchiette e le sue tradizioni “finto autentiche”, e altre invenzioni ed interventi, sempre al limite del paradossale, comunque comici, inaffidabili e provocatori.

Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 30 luglio 2010 ore 21.00 | piazza de Galganis

 

 

Beatrice Luzzi, Poliziotta per amore

di Nando Dalla Chiesa

con Beatrice Luzzi

regia di Claudio Bocaccini

 

Con un’intensa interpretazione, Beatrice Luzzi dà vita ad un monologo di grande suggestione, basato sulla storia e sulle sensazioni di una liceale romana che decide di entrare in polizia. La molla è duplice: la strage di via D’Amelio, in cui muore la prima agente di scorta donna, Emanuela Loi, e l’ascolto, in un’assemblea al “Mamiani” di Roma, di Saveria Antiochia, madre di un altro giovane agente di scorta ucciso dai clan. Tra mille travagli interiori, la ragazza scopre la bellezza, la dura bellezza, di lavorare per la legalità, e decide di rimanere in Polizia nonostante tanti sacrifici, paure e crisi di coscienza dettate dai fatti di Genova.

Una vicenda emozionante che Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale dei Carabinieri assassinato nel 1982, al suo esordio come autore teatrale, ambienta nei primi anni ’90, ovvero nel periodo che documenta i più efferati crimini di mafia della storia del nostro Paese. Una riflessione intensa sulla vita dei poliziotti, “di quelli che ci credono”, ma anche sulle scelte di una donna che ha deciso di dedicarsi allo Stato, di rappresentarlo indossando una divisa. Uno spettacolo di teatro civile e di narrazione, per far riflettere e capire.

L’intento dichiarato di Beatrice Luzzi con questa pièce è quello di raggiungere i giovani. Per incrociare i pensieri di coloro che nella vita dovranno confrontarsi con scelte, perché abbiano voglia di non preferire facili compromessi. Quei semi, cioè, da cui germoglia l’illegalità.

 

Monte Sant’Angelo (FG). 1 agosto 2010 ore 22.30 | chiostro delle Clarisse

 

 

Trasform’azioni – rassegna internazionale di danza butō (libro)

Fotografia di un’esperienza

a cura di Samantha Marenzi; Editoria & Spettacolo, Roma 2010

 

Trasform’azioni è una rassegna di danza butō che compie dieci anni. È ed è stato uno spazio di ricerca, di sperimentazione, un contesto pedagogico e di continuo confronto con i maestri giapponesi e con le contaminazioni italiane e internazionali a cui nuove generazioni di danzatori hanno spinto questo solco di indagine. Il butō ha una storia propria e una molteplicità di storie derivate, tutte ancora da scrivere, figlie talvolta acerbe, per alcune delle quali Trasform’azioni si è sforzata di essere territorio di scambio e di visibilità. È una rassegna anomala che fatica a farsi raccontare senza rischiare di sfociare nell’autocelebrazione, poiché i danzatori stessi si sono fatti organizzatori, si sono improvvisati promotori e quasi sempre autofinanziatori di un contesto che non esisteva, tutto da inventare, e che proponeva delle risposte incerte alla loro invisibilità. Creazione degna di una madre polimorfa, la compagnia Lios, formata da sette solisti che condividono, oltre a lunghi tratti del loro cammino, qualcosa di impalpabile, e che risiede nel corpo, ma in quello di ciascuno. E di un padre libertino, il Teatro Furio Camillo, di Roma, senza il quale non sarebbe nata.

Samantha Marenzi raccoglie e consegna alla forma del libro interventi, interviste e testimonianze da cui traspaiono il patrimonio di una tradizione, possibili metodologie di trasmissione, strategie economiche e organizzative, la storia di una compagnia e di un’esperienza disseminata negli sguardi puntati da diverse direzioni, dall’esterno e dall’interno di questa. Le parole di danzatori, storici, critici, musicisti, artisti visivi, disegnatori luci e maestri compongono il mosaico di un lavoro che dalla solitudine della sala si estende e si intreccia in una rete di relazioni, fissato in fotografie di scena che si staccano talvolta dal territorio del teatro e acquistano l’autonomia di una ricerca sul corpo in forma di immagini.

 

 

Informazioni

 

Il Teatro civile festival si tiene nel Castello di Monte Sant’Angelo (Fg)

Apertura cancelli ore 19.00

 

Ingresso

22 luglio due spettacoli ed eventi collaterali € 5,00  (4 per gli under 25)

23 luglio due spettacoli ed eventi collaterali € 3,00 (2 per gli under 25)

24 luglio due spettacoli ed eventi collaterali € 3,00  (2 per gli under 25)

25 luglio due spettacoli ed eventi collaterali € 3,00 (2 per gli under 25)

 

Abbonamento 4 giorni 10 € (8 per gli under 25)

 

I biglietti saranno in vendita da lunedì 19 luglio:

–          Presso l’edicola Scarabocchio, corso Vittorio Emanuele 189, Monte Sant’Angelo (Fg)

–          ingresso del Castello di Monte Sant’Angelo (Fg)

–          sul circuito di Booking Show (www.bookingshow.com)

 

 

Teatro Civile Festival di Legambiente è giunto alla quarta edizione. E’ socio fondatore del Consorzio 5FSS e fa parte della rete dei festival di Legambiente Festambientenet. Promosso dalla direzione nazionale di Legambiente, gode di sostegno da parte di istituzioni e sponsor privati ed è organizzato dal circolo Legambiente FestambienteSud di Monte Sant’Angelo.

 

Info. e contatti

www.festambientesud.it

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Teatro Civile Festival, in scena con Legambiente

Festival teatrale nazionale di Legambiente

Castello di Monte Sant’Angelo (Fg) dal 22 luglio al 25 luglio 2010

 

 

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Teatro Civile Festival di Legambiente

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Responsabile Ufficio Stampa: Pasquale Gatta / +39 349 4038929

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