Anno I - n.23 - 21/09/2000

L'INCANTO DELLE GUARATTELLE
Nona edizione de La Scuola di Pulcinella, il festival diretto da Bruno Leone che porta a Napoli dal 24 settembre, per chiudersi a Roma il 1° ottobre, un programma internazionale di spettacoli dedicati alla maschera più diffusa nel mondo

Napoli - Parte da Napoli per arrivare a Roma l'edizione 2000 de La Scuola di Pulcinella, il festival internazionale di guarattelle e burattini diretto da Bruno Leone. Quest'anno infatti la manifestazione, giunta alla nona edizione, si aprirà il 24 settembre nel capoluogo campano per chiudersi il 1° ottobre nella Capitale, nell'ambito de Le vie dei festival organizzate da Cadmo e dall'Assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma.
<<Lo spettacolo di Pulcinella non appartiene al nostro mondo - dichiara Leone - al nostro mondo appartiene il computer, internet... Poi ci si ferma davanti ad una baracca, si incontra Pulcinella e si scopre che piace di più della televisione>>.
Promosso da I Teatrini di Napoli, in collaborazione con il Theatre De Marionnettes Polichinelle di Parigi e Punch & Judy College of Professors di Londra, il festival ospita dodici compagnie nazionali e straniere fra le più prestigiose e rappresentative del teatro dedicato alla maschera di Pulcinella, per un totale di 40 spettacoli. Tra questi sono in programma Brian e Alison Davey (Gran Bretagna), Philippe Casidanus (Francia), Andrej Chavel e Valentina Smirnova (Russia), Milla Risku e Anti Manninen (Finlandia), e, dall’Italia, Gaspare Nasuto, Renato Barbieri, Maria Imperatrice, Roberto Vernetti, Salvatore Gatto, la Compagnia degli Sbuffi, Annamaria Di Stefano, i dieci allievi della Scuola delle Guarattelle del Comune di Napoli e Bruno Leone, che presenterà Il segreto di Pulcinella, diretto da Renato Carpentieri.
Diventato un punto di riferimento internazionale, il festival negli anni ha stretto contatti con altre realtà culturali europee che lavorano sul Pulcinella. <<E’ la maschera più diffusa nel mondo - spiega Bruno Leone - Di sicuro Pulcinella è stato esportato da artisti italiani emigrati secoli fa in Inghilterra, dove si è trasformata in Mr. Punch, in Francia (Polichinelle), in Russia (Petruska), Spagna (Don Cristobal), Olanda (Punk), Germania (Kaspar), in Finlandia (Vaino). In tutti questi Paesi - prosegue Leone - la maschera è accomunata, oltre che da sensibili similitudini drammaturgiche, anche e soprattutto dal suono identico della sua voce, stridulo, ottenuto mediante l’uso di una specie di corda vocale artificiale, la pivetta. Ma ci sono altri Paesi, dove si sono sviluppate e sono attualmente in vita maschere che presentano molteplici analogie con il modello italiano: lontani cugini del nostro Pulcinella sono in Iran (Mobarak), in Ungheria (Vitez-Lazlo), in Grecia, in India, in Sud Africa, in Cina. Con il nostro festival - conclude il direttore artistico - proviamo a riunire la famiglia>>.

Nella prima tranche napoletana gli spettacoli si terranno in via Toledo, mentre la seconda parte del festival si svolgerà nel piazzale del Pincio a Roma. Inoltre, in occasione di questa nona edizione, sarà allestita la mostra fotografica Pulcinella & Friends di Gianni Biccari.